Sara Zucca

La farmacia, per me, rappresenta molto più di un semplice luogo dove si vendono farmaci. È un punto di riferimento per chi cerca risposte di salute. Il farmacista, del resto, non si limita a dispensare medicine: è una figura chiave che conosce a fondo le molteplici soluzioni offerte dalla scienza e dalla natura. Come professionisti della salute, abbiamo il compito di scegliere con saggezza gli strumenti migliori per rispondere alle esigenze dei nostri pazienti, in modo personalizzato. Per farlo al meglio, è indispensabile continuare a studiare e restare aggiornati.

Nel corso degli anni abbiamo dedicato energie e tempo alla formazione continua, esplorando ogni nuovo sviluppo della scienza con rigore e senza preconcetti. È l’approccio che ci ha portato a conoscere e avvicinarci all’omeopatia, riconoscendo e dando valore alla caratteristica intrinseca di essere efficace e senza effetti collaterali. Un vantaggio che, come medicina complementare, la rende particolarmente rilevante per categorie di pazienti fragili, come le donne in gravidanza, i bambini, gli anziani o i pazienti oncologici.

Negli ultimi anni, grazie all’attività quotidiana a fianco delle persone che si rivolgono alla nostra farmacia, abbiamo notato un aumento significativo delle richieste di supporto da parte di coloro che sono sottoposti a chemioterapia o radioterapia a causa di forme tumorali. Questo ci ha spinto a fare un ulteriore passo avanti, certificandoci come “farmacia oncologica”. La scelta è stata guidata dalla volontà di offrire un servizio specializzato in grado di accogliere e comprendere il paziente oncologico nelle varie fasi della malattia. Il farmacista oncologico non si occupa solo di gestire i farmaci e i loro effetti collaterali, ma aiuta a risolvere problemi quotidiani che riguardano il paziente e i suoi familiari o i caregivers. Così l’omeopatia si è rivelata un’alleata preziosa. I medicinali omeopatici, infatti, non interferiscono con le terapie oncologiche in corso, permettendo di offrire soluzioni sicure e efficaci per alleviare i sintomi legati ai trattamenti – come nausea, vomito, dissenteria, mucositi o radiodermiti – e per migliorare la qualità della vita del paziente.

Spesso i pazienti oncologici si rivolgono a noi non solo per le terapie prescritte, ma anche per consigli pratici relativi a prodotti che possono alleviare i disagi della malattia, come parrucche, prodotti per la cura della pelle post-radioterapia, smalti rinforzanti per le unghie, make-up correttivi o medicazioni. Sono veri e propri “momenti” di dialogo, quelli che cerchiamo di avere con il paziente, per instaurare una relazione di fiducia che ci consente poi di “arrivare” a esplorare insieme ulteriori bisogni o preoccupazioni, magari mai esplicitamente discusse con il medico di base o l’oncologo per diversi motivi. Purtroppo, la timidezza, la paura, l’imbarazzo o la rassegnazione agiscono negativamente in questi casi.

Abbiamo constatato che i pazienti oncologici sono ben informati sulle terapie che stanno seguendo, ma talvolta non osano chiedere soluzioni per gestire gli effetti collaterali. Uno dei sintomi più frequenti che ci riferiscono è la nausea e il vomito legato alla chemioterapia, per la quale possiamo consigliare trattamenti omeopatici specifici come Nux vomica, Ipeca o Cocculus, a seconda delle caratteristiche che assume il sintomo.

Allo stesso modo, per problematiche come la mucosite – l’infiammazione e l’ulcerazione delle mucose della bocca a seguito dei trattamenti chemioterapici e radioterapici – possiamo intervenire con medicinali omeopatici come Kalium bicromicum o Radium Bromatum, utili per alleviare il dolore e prevenire l’aggravarsi della situazione. Anche le problematiche legate all’ansia e al sonno sono comuni e anche in questo caso l’omeopatia offre soluzioni efficaci per migliorare il benessere complessivo del paziente, come il Gelsemium (la cura d’eccellenza per l’ansia e gli attacchi di panico, risponde bene alle preoccupazioni per gli eventi futuri che tengono sveglio il paziente), l’Ignatia amara (quando l’insonnia è causata da shock emotivi e traumi affettivi), l’Aconitum napellus (per trattare gli stati più acuti).

Ci sono tante altre situazioni in cui l’omeopatia può essere di grande aiuto, soprattutto quando si tratta di gestire sintomi concomitanti o patologie minori che insorgono durante o dopo le terapie oncologiche, ma che non sono direttamente legate agli effetti collaterali dei farmaci antitumorali. Infatti, disturbi come mal di gola, raffreddore, tosse, mal di testa o dolori muscolari possono presentarsi con maggiore frequenza in pazienti con un sistema immunitario compromesso dalle cure farmacologiche.

In molti casi, i pazienti oncologici sono istruiti a non assumere farmaci senza prima consultare il medico, per paura di interferire con le terapie. Questo li porta spesso a convivere con sintomi fastidiosi senza chiedere aiuto. È proprio in queste situazioni che possiamo intervenire, con empatia e discrezione. Per i classici sintomi da raffreddamento, come il naso che cola, si può suggerire Allium cepa, mentre per secrezioni dense e giallastre si preferisce Kalium bicromicum. Se la gola è infiammata, Belladonna può essere utile, mentre per il gonfiore dolorante si consiglia Apis. La tosse secca e stizzosa può essere trattata con Drosera, mentre quella peggiorata dal freddo o dall’umidità trova sollievo con Bryonia. Per alcune di queste problematiche, l’omeopatia può anche svolgere un ruolo preventivo: chiedere consiglio al farmacista può essere d’aiuto per trovare le cure omeopatiche più adatte e sicure, in linea con le esigenze di ciascun paziente.

In conclusione, il ruolo del farmacista nella gestione del paziente oncologico è complesso ma fondamentale. Grazie all’omeopatia, possiamo offrire soluzioni efficaci e sicure che si integrano perfettamente con le terapie convenzionali, contribuendo a migliorare la qualità della vita del paziente. Il mio auspicio è che sempre più farmacisti si specializzino in questa disciplina e che si crei una maggiore collaborazione con medici e oncologi per offrire ai pazienti un percorso di cura completo e personalizzato.