L’OMS definisce l’adolescenza come quel periodo della vita – che va generalmente dai 12-13 ai 18-20 anni – il cui inizio coincide con la comparsa dei primissimi segni di maturazione puberale e che termina dopo la conclusione dello sviluppo. La pubertà segna il passaggio dalla condizione fisiologica del bambino a quella dell’adulto ed è caratterizzata da cambiamenti sul piano psichico e fisico della persona.
Nelle ragazze, l’inizio della pubertà coincide per convenzione con il menarca, ovvero il primo ciclo mestruale, e alle sue irregolarità sono legati i principali disturbi ginecologici di questa fase di vita.
Adolescenza e disturbi del ciclo mestruale
La regolarità mestruale è legata alla normale maturazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio e dipende da differenti fattori: genetici, metabolici, intraovarici, surrenalici e psico-comportamentali. Durante l’adolescenza, anche minime situazioni di stress possono portare alterazioni mestruali transitorie e possono sottintendere difficoltà nell’autoaccettazione o nel confronto sul piano relazionale e affettivo.
I disturbi del ciclo mestruale legati all’anovulazione sono i più frequenti nella fase adolescenziale e rappresentano una sorta di via evolutiva per il raggiungimento della maturità neuroendocrina. Clinicamente si possono manifestare come un ritardo progressivo del ciclo fino all’amenorrea o, viceversa, come un ciclo ravvicinato, prolungato e abbondante. Alle irregolarità del ciclo si possono poi accompagnare sintomi acuti o ricorrenti, come la dismenorrea e la sindrome premestruale.
Condizioni di squilibrio nel ciclo mestruale dell’adolescente
La maturazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio si traduce come risultato finale in un equilibrio di estrogeni e progesterone, fattore determinante per la regolarità ciclica della donna.
Due sono le cause di squilibrio alla base dei disturbi del ciclo mestruale femminile:
- condizione di iperestrogenismo, con cicli regolari o ravvicinati, sanguinamento abbondante, dismenorrea, sindrome premestruale precoce, mastodinia, ritenzione idrica e disturbi dell’umore come irritabilità, ansia e insonnia
- condizione di ipoestrogenismo, con cicli allungati tipo oligomenorrea fino all’amenorrea, sanguinamento scarso, sindrome premestruale tardiva, alterazioni dell’umore in senso depressivo.
L’omeopatia nel trattamento dei disturbi del ciclo mestruale nell’adolescente
Le opzioni terapeutiche per i disturbi del ciclo mestruale prevedono, dove possibile determinarla, l’eliminazione della causa scatenante. Il primo consiglio terapeutico riguarda la correzione dello stile di vita, con dieta ed esercizio fisico adeguati, che può essere accompagnata da un supporto psicologico.
L’omeopatia rappresenta una valida opportunità terapeutica nel trattamento dei disturbi ginecologici dell’adolescenza, essendo efficace, ben tollerata e non presentando effetti collaterali. Inoltre, in una visione di medicina integrata, l’omeopatia può essere associata ad altre terapie farmacologiche. Il razionale di una terapia omeopatica nei disturbi del ciclo mestruale prevede l’integrazione tra medicinali ormonali, che inducono una modulazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, medicinali omeopatici prescritti in base alle caratteristiche costituzionali della paziente, che trattano i sintomi fisici e psico-comportamentali ricorrenti che accompagnano le irregolarità mestruali e stabilizzano la paziente nel tempo, e altri medicinali omeopatici il cui impiego nell’acuto tratta sintomi come la dismenorrea e la sindrome premestruale, riducendo nello stesso tempo il consumo di farmaci.
Il ciclo mestruale è uno specchio di quello che succede nella giovane donna e la sua regolarità riflette un equilibrio tra quello che avviene all’esterno e quello che avviene all’interno, sia sul piano fisico che psichico. L’impiego dell’omeopatia offre la possibilità di un trattamento personalizzato, come è vero che ogni donna è diversa dall’altra, favorendo in diversi casi il raggiungimento di uno stato di equilibrio senza dover ricorrere all’utilizzo di terapie farmacologiche, in particolare ormonali, che possono interferire negativamente sul processo di maturazione e spesso non sono ancora richiesti come contraccezione.
Individuare il medicinale omeopatico che corrispondono alle caratteristiche costituzionali del paziente, in particolare, permette di favorire l’equilibrio di tutta la persona, agendo non solo sul sintomo, ma migliorandone la qualità della vita e, per quanto riguarda l’adolescente, la sua evoluzione.