mauro mancino

Secondo uno studio realizzato dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Ann & Robert H. Lurie di Chicago, pubblicato su JAMA Pediatrics, il numero di bambini e adolescenti sotto i 18 anni colpiti da ansia e depressione è aumentato in modo costante dal 2016 al 2022. Questa crescita ha riguardato sia il periodo precedente sia quello successivo alla pandemia, evidenziando che l’emergenza sanitaria ha portato all’attenzione, ma non creato, un problema già esistente.

Riconoscere i segnali e intervenire in tempo può fare la differenza per il benessere emotivo dei più piccoli. L’omeopatia, in questo contesto, può essere una risorsa utile specialmente quando si presentano i sintomi tipici dell’ansia lieve.

Cos’è l’ansia lieve nei bambini

L’ansia è un’emozione naturale che accompagna la crescita psicologica del bambino. Si tratta di una risposta fisiologica a situazioni percepite come nuove o minacciose, e si manifesta con diverse modalità a seconda dell’età di esordio. L’inserimento a scuola, la separazione dai genitori o ciò che può essere inteso come una nuova sfida, come le prime verifiche o interrogazioni, sono la causa per esempio di paure transitorie, come quella del buio, dei mostri o della separazione o di dolori addominali ricorrenti. Di solito la risoluzione è spontanea; tuttavia, intercettare questi sintomi, riconoscendoli precocemente, consente di intervenire prima che diventino francamente patologici. Parliamo di ansia lieve perché individuiamo sintomi che ancora non si sono radicati in profondità.

In questo contesto, l’ansia lieve rappresenta quindi un campanello d’allarme che non va sottovalutato: affrontarla in tempo aiuta a prevenire forme più gravi di disagio emotivo e sociale.

Quando l’ansia interferisce con le attività quotidiane – per esempio con la scuola, il gioco o il ciclo del sonno – è necessario vigilare e intervenire, possibilmente con strumenti il meno invasivi e più efficaci possibile per evitare che si prendano traiettorie che portano ad un vero tratto psico-patologico.

I segnali da non sottovalutare

I sintomi dell’ansia lieve nei bambini sono diversi e se non vengono riconosciuti dalla famiglia possono talvolta essere sottovalutati. Alcuni di questi sono:

  • mal di pancia, nausea o mal di testa
  • difficoltà a prendere sonno o risvegli notturni frequenti
  • irritabilità, pianto immotivato, richieste continue di rassicurazione
  • rifiuto scolastico, difficoltà a separarsi dai genitori
  • paure specifiche (per esempio per gli insetti, il buio, gli animali e il giudizio degli altri).

Questi segnali vanno riconosciuti e intercettati al più presto perché possono condizionare il comportamento del bambino spingendolo a chiudersi e a sviluppare una vera e propria ostilità all’ambiente esterno, alimentando l’isolamento e peggiorando l’ansia.

Il ruolo dell’omeopatia nel trattamento dell’ansia lieve

Quando questi primi sintomi di ansia vengono individuati e riconosciuti, l’omeopatia può rappresentare una valida opzione terapeutica. Infatti, i medicinali omeopatici possono essere un valido aiuto nelle prime fasi di manifestazione del disturbo anche prima di arrivare al confronto con uno psicologo.

L’approccio omeopatico si basa su una visione personalizzata del bambino: ogni trattamento è adattato non solo ai sintomi fisici (come il nodo allo stomaco, l’insonnia o la diarrea), ma anche a quelli psichici (nervosismo anticipatorio, attacchi di panico, ansia da separazione), alle caratteristiche morfologiche (peso, statura) e alle tendenze biotemperamentali (freddolosità, gusti alimentari, desideri).

L’omeopatia presenta dei vantaggi come sicurezza e assenza di tossicità, che la rendono adatta ai pazienti di tutte le età; infatti, gli effetti collaterali noti non si presentano come quelli della farmacologia tradizionale e i rischi di interazione se associati ad altre terapie non sono rilevanti. L’omeopatia rappresenta un trattamento naturale che può essere prolungato nel tempo, senza creare dipendenze.

Parlare con i bambini per prevenire l’ansia e quando consultare uno specialista

Oltre al supporto che può offrire l’omeopatia, la presenza del caregiver (i genitori) resta uno degli strumenti più potenti nella gestione dell’ansia nei bambini. Rassicurarli, chiedere come si sentono, aiutarli a raccontare le loro paure prima di una situazione da affrontare o dopo una frustrazione vissuta aiuta a scaricare l’emotività.

Se l’ansia compromette la vita scolastica, familiare o sociale del bambino per più di qualche settimana, è importante consultare il pediatra. Nei casi più complessi, può essere indicato il supporto di uno psicologo dell’età evolutiva o di uno psichiatra infantile.

L’ansia lieve nei bambini è un fenomeno sempre più frequente, per questo è necessaria una attenzione sempre più mirata al fine di individuarla il più precocemente possibile. L’omeopatia rappresenta una risorsa terapeutica, preziosa e rispettosa, per affrontarla in maniera non invasiva e aiuta alla risoluzione dei sintomi prima che questi possano effettivamente sfociare in un vero e proprio tratto psico-patologico.