La dottoressa Petra Weiermayer, veterinaria, ricercatrice presso l’Università di Medicina Veterinaria di Vienna e presidente della Società austriaca di omeopatia veterinaria (ÖGVH), racconta la sua esperienza nel campo della ricerca scientifica in omeopatia in ambito veterinario.

Weiermayer è una veterinaria esperta nella cura dei cavalli e utilizza l’omeopatia laddove possibile, integrandola nella medicina convenzionale ogni volta che è necessario. Le osservazioni sull’efficacia dei medicinali omeopatici nei cavalli ispirano il suo lavoro scientifico nel campo dell’omeopatia.

In questo video, registrato in occasione della quinta edizione del congresso internazionale organizzato dall’Homeopathy Research Institute (HRI), spiega come una parte delle sue ricerche sia orientate a valutare come l’omeopatia possa ridurre il consumo di antibiotici quando non necessari.

Ricerca scientifica in omeopatia: video intervista a Petra Weiermayer

In questa video intervista, Petra Weiermayer racconta come le ricerca in omeopatia veterinaria sia indispensabile per riuscire a ridurre l’utilizzo degli antibiotici negli animali da allevamento. Una tematica cruciale nella lotta alla resistenza antimicrobica, per cui si batte da anni la dottoressa Weiermayer, sensibilizzando sull’importanza di una collaborazione di tutte le terapie mediche e sui vantaggi dell’omeopatia nel ridurre l’uso di antibiotici negli allevamenti di bestiame. L’omeopatia, infatti, non presenta problemi di residui e inibitori, il che ha un effetto positivo duraturo su esseri umani, animali e ambiente. Inoltre, non ci sono tempi di attesa e quindi nessuna perdita finanziaria per l’allevatore, e il trattamento omeopatico è meno costoso dell’uso di antibiotici.

Weiermayer sottolinea anche l’importanza di elaborare delle linee guida e delle raccomandazioni su come concepire studi di alta qualità in omeopatia. A questo proposito, negli anni si è adoperata per formulare una serie linee guida specifiche su come pianificare, progettare, condurre e comunicare al meglio studi RCT in omeopatia.

Parlando del futuro dell’omeopatia, afferma che esso si colloca accanto alla ricerca sui servizi sanitari, nella riproducibilità di studi controllati e randomizzati di alta qualità. Secondo Weiermayer, successivamente sarà necessario sviluppare e preparare delle metanalisi specifiche rispetto a tali indicazioni, e poi integrare l’omeopatia nelle linee guida cliniche corrispondenti.

L’Homeopathy Research Institute (HRI)

La promozione della ricerca scientifica di alta qualità in omeopatia è l’obiettivo dell’Homeopathy Research Institute (HRI), ente internazionale indipendente fondato al fine di monitorare ed indirizzare il progresso in questo ambito. Nello specifico l’HRI revisiona gli studi più rilevanti condotti da università e istituti di ricerca, selezionando e promuovendo quelli che rispettano approcci metodologici di alta qualità e che impiegano le più avanzate tecniche di laboratorio.

La quinta edizione della conferenza internazionale sulla ricerca scientifica in omeopatia, organizzata dall’Homeopathy Research Institute (HRI) a Londra ha visto la partecipazione di scienziati provenienti da tutto il mondo. 61 ricercatori provenienti da 15 paesi hanno presentato i loro ultimi lavori di ricerca in tutti gli ambiti: da quello clinico alla ricerca fondamentale.