Traduzione da MonHoméo MonChoix
Oggi professionisti della salute e pazienti si riuniscono in associazioni a favore dell’omeopatia, così da condividere quali siano i benefici che questa opportunità terapeutica offre ai pazienti, all’ambiente e più in generale i suoi contributi nell’ottica di un percorso di cura sostenibile.
Il loro obiettivo è sostenere l’omeopatia, aumentando consapevolezza e favorendo una corretta comunicazione in questo ambito. Così, migliaia di pazienti si riuniscono per sensibilizzare i loro concittadini e le autorità sui vantaggi dell’approccio omeopatico.
A livello globale, sono diverse le associazioni a favore dell’omeopatia; l’elenco che segue non è esaustivo.
In Germania, le autorità sostengono l’integrazione fra medicina tradizionale e terapie complementari
In Germania la mobilitazione è condotta dall’associazione HAHNEMANNIA, in omaggio al padre dell’omeopatia, il medico tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843).
Sostenuta da molti sindaci, HAHNEMANNIA è riuscita recentemente ad ottenere dalle autorità tedesche il riconoscimento dell’omeopatia. È stato infatti trovato un accordo di coalizione politica con l’obiettivo di integrare la medicina complementare nelle terapie standard a lungo termine e di includerla nell’elenco dei servizi dell’assicurazione malattia.
Fondata nel 1868 a Stoccarda, fa parte di EFPHA (Federazione europea delle associazioni di pazienti omeopatici), l’organizzazione ombrello di tutte le associazioni di pazienti in Europa.
In Belgio, valore al beneficio sui pazienti
In Belgio, l’associazione non profit “Pro Homeopathia”, fondata nel 1972, lavora per difendere la pratica clinica sul territorio nazionale.
Ritiene, infatti, che il dibattito sull’efficacia dell’omeopatia debba tenere conto dei benefici per il paziente, testimone dei suoi effetti. Per sensibilizzare il pubblico all’approccio omeopatico, “Pro Homeopathia” svolge un’azione di informazione su questa opportunità terapeutica e ne testimonia il valore. Aiuta anche a difendere questa disciplina medica e i pazienti presso le autorità pubbliche belghe e le istituzioni europee.
In Italia, per il riconoscimento ufficiale
In Italia l’associazione dei pazienti omeopatici APO Italia è impegnata dal 1991 nella tutela della salute e degli interessi di coloro che si curano con la medicina omeopatica. Con sede a Napoli e socia dell’EFHPA, sostiene il riconoscimento e la tutela di questa terapia nell’ambito del sistema sanitario nazionale. Il suo intento è quello di informare, condividendo le conoscenze attuali.
In Spagna, per il diritto alla libertà di scelta terapeutica
In Spagna, dove l’omeopatia occupa da decenni un posto importante nel panorama della sanità, l’impegno a promuovere l’omeopatia è rappresentato da diverse associazioni di pazienti.
Tra queste, Similia, l’Associazione degli utilizzatori e degli amici dell’omeopatia, che raggruppa tre sedi locali (Andalusia, Navarra, Paesi Baschi). Quarta associazione spagnola di pazienti omeopatici ad aderire all’EFHPA, questa organizzazione è investita della missione di sviluppare attività che facilitino la conoscenza, la diffusione, lo studio e la ricerca in omeopatia nei vari campi della medicina, della farmacia e della veterinaria.
Inoltre, con seminari, conferenze e altre attività, si pone l’obiettivo di valorizzare i benefici dell’omeopatia sulla salute in generale, difendendo il diritto alla libertà della scelta terapeutica. Sostiene una medicina integrativa, in cui siano messe a disposizione dei pazienti tutte le opzioni terapeutiche sicure ed efficaci.
Citiamo anche altre due associazioni: ACPAUH (Associazione catalana di pazienti, amici e utilizzatori dell’omeopatia) e ACUAHOM (Associazione degli utilizzatori e amici dell’omeopatia delle Canarie).
In Francia, molte associazioni e uno slancio positivo
In Francia le associazioni pazienti sono numerose e molto attive. Tra queste citiamo, ad esempio, l’Association Homéo Patients France (AHP) creata nel 1998. L’AHP si propone di garantire la rappresentanza dei pazienti e l’azione in favore dell’omeopatia a livello nazionale ed europeo. Secondo il presidente attuale, Joël Siccardi, il mantenimento della libera scelta della terapia omeopatica – integrata nell’offerta sanitaria, prescritta da medici qualificati, prodotta secondo regole rigorose – rappresenta allo stesso tempo una questione di giustizia sociale e di libertà democratica fondamentale, e costituisce una sfida economica, sociale ed ecologica.
Da segnalare anche l’APMH (Associazione per la promozione della medicina omeopatica), che, fra l’altro, ha intentato un’azione legale contro lo Stato francese per la cancellazione del rimborso, al fine di garantire a medici e pazienti la libertà di scelta. Sul loro sito, è possibile testimoniare la propria adesione all’omeopatia.
Un altro esempio è quello del Collettivo SafeMed, costituito prevalentemente da pazienti, che è molto attivo, in particolare su Internet con articoli, newsletter, studi, sondaggi… una fonte ricchissima di informazioni e notizie!
In Canada, un impegno forte per una medicina integrata
Questa aspirazione è sostenuta da Homeo Populi, un’associazione del Quebec creata negli anni 90. Si tratta di una organizzazione di pazienti che si è sviluppata in tutto il Canada e ha collegamenti con altre associazioni in tutto il mondo. Homeo Populi da anni chiede che l’omeopatia diventi un trattamento terapeutico di prima scelta, o almeno un metodo riconosciuto legato alla medicina convenzionale.
Particolarmente attiva in Quebec, Homeo Populi organizza regolarmente eventi e tavole rotonde. In occasione di un evento, svoltosi nel 2019, Christiane Laberge, medico di famiglia e editorialista della salute, ha osservato che “c’è stato un tempo in cui quando si parlava di omeopatia, si parlava contro la medicina tradizionale; oggi si parla di approccio integrato “.
Le associazioni di pazienti in collaborazione con i professionisti della salute propongono quindi di riunire il meglio della medicina complementare e della medicina classica, nell’ottica di una visione di salute che abbia il paziente al centro, garantendo le migliori opportunità terapeutiche.
