adelia lucattini

Ogni anno, il 10 ottobre, la giornata mondiale della salute mentale invita a riflettere sull’importanza del benessere psicologico. In un contesto come quello attuale segnato da conflitti, crisi economiche e cambiamenti climatici, il tema dell’ansia è più attuale che mai. Adelia Lucattini, psichiatra, psicoanalista, esperta in omeopatia, da anni promuove un approccio integrato alla cura, capace di coniugare medicina tradizionale e integrativa.

Come l’incertezza alimenta ansia e stress nella vita quotidiana

“La tolleranza dell’incertezza – spiega la dott.ssa Lucattini – è una condizione fondamentale per la salute mentale. L’ignoto, ovvero ciò che non si conosce spinge a evolvere, mentre l’incertezza, quando diventa cronica e incontrollabile può generare ansia e stress”. Secondo la specialista, la sensazione di precarietà che oggi molti vivono deriva da un intreccio di fattori globali e personali.

“Oggi le persone temono soprattutto il futuro. Non perché manchino desideri o progetti, ma perché si percepisce una fragilità diffusa: economica, sociale e affettiva. Gli adulti temono per i figli e per la stabilità del lavoro, mentre i giovani guardano con inquietudine ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale”.

Le ansie di oggi non nascono “dal nulla”. “Ogni persona vive dentro una rete di relazioni e appartenenze – spiega la dott.ssa Lucattini- Ci sono preoccupazioni personali, ma anche quelle che risuonano dal contesto sociale e geopolitico”. Nei giovani, la psichiatra nota una crescente eco-sensibilità: una consapevolezza del danno ambientale che, quando non trova risposte concrete, si trasforma in rabbia, delusione e impotenza.

Un altro grande tema è quello della solitudine: “Non si tratta di isolamento ma del sentirsi soli anche quando si è in compagnia. È un fenomeno crescente, soprattutto tra adolescenti e giovani adulti, spesso legato all’uso eccessivo dei dispositivi digitali. Il mondo online tende all’appiattimento delle emozioni e a ridurre la profondità delle relazioni”.

Campanelli d’allarme che indicano un’ansia da trattare

Come riconoscere quando ansia e stress stanno diventando un problema? “I primi segnali – spiega la dottoressa – sono i cambiamenti nel tono emotivo e nella concentrazione. Quando l’attenzione cala, l’irritabilità aumenta e si hanno pensieri ricorrenti, è bene non sottovalutare il disagio”.
Tra i sintomi fisici più frequenti ci sono tachicardia, disturbi gastrointestinali, tensione muscolare e insonnia.

“Il disturbo del sonno è oggi una delle somatizzazioni più diffuse: difficoltà a dormire, risvegli frequenti o precoci sono spesso il segnale di un’ansia profonda o del primo affacciarsi di uno scivolamento depressivo. Ignorarli può portare a una progressiva compromissione della vita relazionale, scolastica o lavorativa”.

Medicina integrativa, omeopatia e terapie tradizionali per ansia e stress

In occasione della giornata mondiale della salute mentale, la dott.ssa Lucattini invita a superare la contrapposizione tra la medicina tradizionale e quella integrativa: “La salute mentale è un insieme complesso. Terapie integrative come l’omeopatia possono affiancare la psicoterapia e i farmaci tradizionali, offrendo un supporto personalizzato e privo di effetti collaterali rilevanti”.

Citando alcuni studi internazionali, la psichiatra spiega che l’omeopatia ha dimostrato efficacia nel ridurre l’ansia e migliorare la qualità del sonno, soprattutto quando integrata in percorsi psicoterapeutici. “È una medicina che mette al centro la persona, non il sintomo. L’obiettivo è ritrovare equilibrio e serenità”.

Il contributo della medicina integrativa al benessere psicologico

Per la dott.ssa Lucattini, la medicina integrativa rappresenta una risorsa preziosa nel percorso di salute mentale: “Permette di accompagnare il paziente con un approccio globale, che unisce corpo e mente. L’omeopatia, in particolare, valorizza il dialogo e la fiducia reciproca, elementi fondamentali per qualsiasi terapia efficace. Ma ogni trattamento deve essere seguito da un medico”.

Mai il fai da te: il valore del medico e del dialogo nella cura

C’è un punto sul quale La dott.ssa Lucattini è categorica: “Il fai da te è pericoloso, anche con le terapie naturali. L’omeopatia non è una pratica da improvvisare: si tratta di farmaci a tutti gli effetti, che devono essere prescritti da professionisti competenti”.

La dott.ssa Lucattini racconta di pazienti che arrivano in studio con elenchi di farmaci omeopatici o fitoterapici consigliati da amici o trovati online. “Né Google né l’intelligenza artificiale possono sostituire un medico. Capita che le persone cerchino rassicurazione digitale, ma nessun algoritmo conosce la storia clinica, emotiva e familiare del paziente. Solo attraverso un percorso personalizzato, guidato da un professionista, è possibile ritrovare equilibrio e serenità duraturi. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di responsabilità verso se stessi”.