Un lavoro lungo e meticoloso, interamente autofinanziato dalla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (FISA), ha portato alla stesura di un documento che attesta l’efficacia dell’agopuntura – parte in Italia delle medicine non convenzionali riconosciute atto medico – nel trattamento dell’emicrania cronica ed episodica e della lombalgia cronica aspecifica.

Il lavoro è stato condotto con il supporto di consulenti esterni, tra cui i ricercatori dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, e ha permesso la sintesi delle evidenze disponibili e la produzione delle linee guida, che hanno supportato l’inserimento dell’agopuntura nel Sistema Nazionale – Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità: “l’Agopuntura nel trattamento del dolore”.

Agopuntura, efficace nel trattamento di emicrania e lombalgia

La Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (FISA) ha scelto di concentrare l’analisi sulla terapia del dolore causato dall’emicrania, sia cronica che episodica, e dalla lombalgia cronica aspecifica. Per farlo ha utilizzato il metodo Grade, un sistema di ricerca che consente di valutare la certezza delle prove, formulare raccomandazioni e prendere decisioni sulla salute.

La scelta è ricaduta su queste patologie in quanto sono tra le più frequenti e creano i maggiori problemi a livello socio-sanitario; sono infatti invalidanti per chi ne soffre e impattanti a livello economico. Nelle intenzioni dei ricercatori, c’è l’ipotesi di ampliare la ricerca – considerato il successo di questo primo studio – includendo altre patologie, come la dismenorrea e la neuropatia da chemioterapia nelle pazienti operate per tumore al seno. La dimostrata efficacia dell’agopuntura (con un grado di certezza moderato, il secondo miglior risultato possibile in base alla scala prevista) apre ai medici la possibilità di proporre ai loro pazienti una nuova opportunità terapeutica.

Nel Servizio Sanitario Nazionale, ma non per tutti

Grazie alle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità, l’agopuntura entra a pieno titolo nella disponibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Purtroppo, si tratta più di un’enunciazione di principio, che di una realtà di fatto: l’offerta pubblica di agopuntura, infatti, è ancora largamente insufficiente e, soprattutto, con significative disuguaglianze nella distribuzione tra le varie regioni italiane. Secondo il Ministero della Salute, i servizi pubblici di agopuntura censiti sono così distribuiti: 177 al Nord, 94 al Centro, 16 al Sud e 11 nelle Isole.

Si auspica che questo riconoscimento dell’agopuntura apra la strada a una maggiore attenzione da parte del mondo scientifico nei confronti delle medicine non convenzionali, offrendo ai pazienti la possibilità di ricorrere a terapie con minori effetti collaterali, più rispettose della salute generale dei pazienti e più sostenibile.