Dermatite atopica: come si manifesta nelle varie fasce di età
La dermatite atopica si manifesta fondamentalmente con lesioni eritemato essudative e con lesioni desquamative, la cui differente comparsa è molto frequentemente legata all’età del bambino.
Nel neonato, le lesioni si presentano inizialmente con un quadro seborroico, ovvero con squame spesso grasse e giallastre sul cuoio capelluto. Le lesioni eritemato essudative compaiono invece sulle guance, nelle cavità degli arti e sul tronco, risparmiando la zona del pannolino. La secchezza cutanea non è ancora riscontabile in questa fascia d’età e comparirà a partire dal secondo anno di vita del bambino. In questo quadro, stafilococco, streptococco e herpes simplex possono essere gli agenti responsabili di un aggravamento.
Sopra i due anni, tendono a comparire segni minori di secchezza, quali la pitiriasi alba – ovvero le macule secche acromiche del viso e degli arti -, e la cheratosi pilare – ovvero l’aspetto ruvido della superficie esterna delle braccia. Compaiono, inoltre, i primi segni di xerosi cutanea e, al contempo, si aggravano le lesioni eritemato essudative, che si spostano nelle pieghe del collo e degli arti, diventando a volte vere e proprie ragadi, come spesso avviene nella regione retroauricolare. Altra sede particolarmente delicata, che può essere colpita, è la regione palpebrale, con lesioni eritemato edemato desquamative molto importanti.
Con la crescita del bambino, si osserva un cambiamento della patologia e la xerosi diviene l’elemento dominante. Le lesioni essutative si attenuano, riconoscendo periodi di remissione spontanea e, se presenti, si localizzano per lo più nelle pieghe degli arti, sul collo e sul volto. Le lesioni desquamative, al contrario, diventano più importanti, anche per il grattamento cronico che conduce all’ispessimento cutaneo. Il prurito è un sintomo distintivo della dermatite atopica, si riscontra sin dalle prime manifestazioni ed è il primo da controllare, in quanto il maggior responsabile dei disturbi del sonno nel bambino e delle lesioni da grattamento nelle età più avanzate.
L’omeopatia nel trattamento della dermatite atopica nei bambini
L’omeopatia rappresenta una valida opportunità terapeutica nel trattamento dei disturbi associati alla dermatite atopica specie nei bambini, essendo efficace, ben tollerata e non presentando effetti collaterali. In una visione di medicina integrata, l’omeopatia può essere associata ad altre terapie farmacologiche. Inoltre, la via della similitudine tipica dell’omeopatia, in dermatologia ha una caratteristica unica: il fatto di poter vedere la lesione crea una condizione privilegiata per scegliere il medicinale più appropriato per controllare rapidamente la manifestazione.
Per una strategia terapeutica omeopatica efficace è importante avere una conoscenza precisa delle lesioni anatomopatologiche e le loro differenti manifestazioni in base all’età, in quanto la diagnosi si basa esclusivamente sull’aspetto clinico delle lesioni.
Perfezionare la scelta dei medicinali in base alla risposta immuno-infiammatoria permette alla terapia di essere sempre più precisa ed efficace. I medicinali omeopatici prescritti a seconda delle caratteristiche generali del paziente sono la via più importante da percorrere, perché’ la dermatite atopica è una affezione cronica e il suo trattamento deve esserlo altrettanto; è con il medicinale di tipo sensibile che si riescono a controllare rapidamente le tendenze patologiche, permettendo di attuare anche una strategia preventiva. La via eziologica viene riservata quando si è in grado di identificare una causa scatenante l’infiammazione, come le sovra infezioni, sostenute quindi da agenti patogeni differenti.