L’utilizzo di farmaci sedativi ipnotici nel trattamento dei disturbi del sonno (SD) è oggetto di discussione, specialmente nei pazienti anziani, a causa degli effetti secondari e collaterali indotti da queste molecole. Proprio per questo motivo uno studio francese ha indagato se l’utilizzo dei medicinali omeopatici potesse rivelarsi efficace nel ridurre i disturbi del sonno e, al contempo, a ridurre il consumo di farmaci psicotropi. La ricerca, pubblicata su Homeopathy, ha dimostrato che i pazienti che si recavano da medici specializzati in omeopatia (GP-Ho), a 12 mesi dall’inizio dello studio, soffrivano maggiormente di SD gravi (41.3%) rispetto ai pazienti che si recavano da medici che prescrivevano solo medicinali convenzionali (24.3%), ma in cambio erano meno avvezzi all’utilizzo di farmaci psicotropi, con una Odds ratio (OR) = 0.25; 95% con intervallo di confidenza (CI): 0.14 a 0.42. Inoltre, un secondo studio pubblicato sul Bmj indica che circa il 20% degli accessi alle cure primarie è riconducibile a disturbi della sfera SAD (ansia, depressione e depressione stagionale): per questo motivo, sempre in considerazione dei potenziali effetti collaterali degli approcci farmacologici tipicamente utilizzati per il trattamento di queste condizioni, gli sperimentatori hanno approfondito la tendenza o meno dei medici di base a prescrivere medicinali omeopatici come terapia complementare ai trattamenti tradizionali, valutando come l’adozione di queste terapie integrative impatti sulle prescrizioni tradizionali in termini quantitativi. Da quest’ultimo studio, è emerso che i farmaci psicotropi venivano maggiormente prescritti dai medici che non integravano i medicinali omeopatici (64%), mentre per i pazienti che si recavano da medici specializzati in omeopatia (GP-Ho) la quota di psicotropi prescritti scendeva al 31.2%. Invece, tra i medici che suggerivano abitualmente sia la medicina tradizionale che omeopatica, la quota di psicotropi prescritti si aggirava intorno al 55.4%. Tutto questo, tenendo in considerazione che la severità di patologia rilevata era similare nei pazienti di tutti e 3 i tre gruppi.

Entrambi gli studi sono stati condotti nell’ambito dello studio farmaco-epidemiologico EPI3 (2007-2008), che include il follow-up di tre diverse coorti di partecipanti, una delle quali focalizzata su pazienti con SD, e l’altra su pazienti con SOD. Entrambe le valutazioni sono state suddivise in due fasi. La prima fase era la medesima per tutti e due gli studi e consisteva nel prendere in considerazione un campione rappresentativo di medici (GPs) e dei loro pazienti, tra quelli che avevano partecipato allo studio farmaco-epidemiologico EPI3. I medici, in funzione del loro approccio terapeutico, sono stati divisi in medici che prescrivono esclusivamente farmaci convenzionali (GP-CM), medici che prescrivono sia terapie convenzionali che omeopatiche (GP-Mx) e medici specializzati in omeopatia (GP-Ho). Negli studi non sono stati valutati i risultati in funzione del tipo di prescrizioni fatte al paziente (terapie convenzionali o omeopatiche), ma in funzione dello specialista (come sopra classificati) a cui i pazienti hanno deciso di rivolgersi.

Lo studio sul sonno
Per la seconda parte dello studio, è stata condotta una survey della durata di un giorno: personale appositamente istruito aveva il compito di coinvolgere i pazienti che si trovavano nelle sale di attesa dei medici che erano stati inclusi nello studio, invitandoli a rispondere entro 72 ore a un sondaggio che includeva, tra le altre cose, il PSQI (test per valutare la qualità del sonno). Successivamente i partecipanti con PSQI >1 sono stati invitati a rispondere nuovamente alla survey via telefonica dopo 1, 3 mesi e 12 mesi. Sono stati valutati tre outcome principali: in primis l’utilizzo di farmaci psicotropi, poi la valutazione dei disturbi del sonno con il PSQI, e infine eventuali danni da cadute, incidenti stradali, ecc. Un totale di 346 pazienti ha risposto almeno una volta al follow-up. E’ stato osservato che, rispetto ai pazienti che si erano rivolti a GP-CM, quelli che si erano rivolti a GP-Ho era più giovani, più istruiti e avevano un indice di massa corporea (ICM) inferiore. E’ stato osservato, inoltre, che dopo 12 mesi i pazienti che si erano rivolti a GP-Ho erano andati incontro a un numero inferiore di ospedalizzazioni rispetto al gruppo GP-CM (19,6%vs 28,6%). Il numero di casi di SD lieve era simile in entrambi i gruppi, mentre i casi di SD grave erano prevalenti tra i pazienti che si erano rivolti a GP-Ho rispetto a GP-CM (41.3% vs 24.3%). Non sono state osservate differenze statisticamente significative tra i pazienti di GP-CM e di GP-Mx. L’utilizzo di farmaci psicotropi, dopo 12 mesi dall’inizio dello studio, era significativamente inferiore nel gruppo di pazienti che si erano recati dal GP-Ho (OR = 0.25; 95% CI; 0.14-0.42) e nei pazienti che si erano recati da GP-MX (OR = 0.67; 95% CI: 0.39-1.16) rispetto a quelli che si erano recati dai medici che prescrivevano solo farmaci convenzionali.

Lo studio su ansia, depressioni e disturbi del sonno
Per la seconda parte dello studio è stata condotta una survey della durata di un giorno: il medico, durante la visita, chiedeva a ciascun paziente incluso nello studio se avesse interesse ad approfondire alcuni aspetti sulla patologia oggetto della visita, invitandoli a rispondere entro 72 ore a un’intervista telefonica. Lo stile di vita è stato calcolato utilizzando un questionario ad hoc che consentisse di valutare salute fisica (punteggio PCS), e mentale (punteggio MCS) dei pazienti; inoltre sono state valutate l’attitudine e le aspettative dei pazienti rispetto alle cure mediche, alla percezione del rischio associato all’utilizzo di un determinato trattamento, ecc… attraverso il test CAMBI (Complementary and Alternative Medicine Beliefs Inventory). Un punteggio elevato nel CAMBI indica una propensione all’utilizzo di trattamenti complementari. I pazienti sono stati poi classificati in funzione della condizione patologica in persone ansiose, con fobie, ecc… In totale 825 medici hanno preso parte al sondaggio. Degli 11.701 pazienti che si sono recati dal medico il giorno del sondaggio, 8.562 hanno aderito all’iniziativa e hanno risposto alle domande. Dei 6.379 che si recavano regolarmente dal medico, 1.572 rispondevano ai criteri richiesti per poter essere inclusi nello studio, con le seguenti diagnosi: ansia (370), depressione (583), disordini del sonno (480) e altri disturbi classificati come SOD (139). E’ stato osservato che, rispetto ai pazienti che si erano rivolti a GP-CM, quelli che si erano rivolti a GP-Ho erano più giovani, più istruiti e avevano un indice di massa corporea (ICM) inferiore, e più difficilmente erano fumatori o consumatori di alcolici. I pazienti che si rivolgevano con costanza a un GP-Ho soffrivano prevalentemente d’ansia e meno di depressione e alla fine dello studio è stato rilevato un minor utilizzo di psicotropi in questi pazienti rispetto agli altri 2 gruppi. Tuttavia, data la gravità dei problemi mentali rilevati, il gruppo GP-Mx aveva sistematicamente meno comorbidità rispetto ai pazienti negli altri due gruppi. Invece, il punteggio MCS era simile in tutti e tre i gruppi, mentre il punteggio PCS era superiore nel gruppo GP-Ho. Dal test CAMBI è emerso che i pazienti nel gruppo GP-Ho avevano una probabilità di avere uno score più elevato di almeno tre volte rispetto al gruppo GP-CM (OR=3.65, 95% CI 2.94 to 3.77). Mentre il punteggio CAMBI era simile tra i pazienti nei gruppi GP-Mx e GP-CM.

Bibliografia
Grimaldi- Bensouda L, Engel P, Massol J, et al. WhoWho seeks primary care for sleep, anxiety and depressive disorders from physicians prescribing homeopathic and other complementary medicine? Results from the EPI3 population survey. BMJ Open 2012.
Lamiae Grimaldi-Bensouda, Lucien Abenhaim, Jacques Massol, Didier Guillemot, Bernard Avouac, Gerard Duru, France Lert, Anne-Marie Magnier, Michel Rossignol, Frederic Rouillon and Bernard Begaud. Utilization of psychotropic drugs by patients consulting for sleeping disorders in homeopathic and conventional primary care settings: the EPI3 cohort study. Homeopathy 2015.

 

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