È una malattia riconosciuta a tutti gli effetti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, una fobia trasversale che tocca tutte le fasce di età e che riguarda dal 5% al 20% gli adulti e dal 10% al 20% i bambini[1]. Chi ha paura del dentista tende, ovviamente, a evitare e/o posticipare le visite di controllo e a trascurare la propria salute orale. Le conseguenze che possono derivarne hanno effetti negativi sull’intero organismo.
È fondamentale educare fin dall’infanzia sull’importanza della salute orale, insegnando le buone abitudini per una corretta cura dei denti, ma soprattutto per quanto riguarda i pazienti più piccoli esistono delle soluzioni terapeutiche per aiutare a sopportare maggiormente il trattamento e gestire l’eventuale agitazione correlata alla situazione.
Medicina omeopatica e tradizionale a confronto
In particolare, per gestire l’ansia precedente o durante le sedute odontoiatriche, è possibile utilizzare farmaci ansiolitici, che tuttavia possono avere effetti secondari che possono preoccupare i genitori dei pazienti di età pediatrica. L’omeopatia viene in aiuto efficacemente con i bambini, proponendo soluzioni terapeutiche che, grazie alle diluizioni delle sostanze attive, non generalmente presentano effetti collaterali.
A questo proposito, un recente studio[2] realizzato in India, ha valutato l’efficacia di un farmaco ansiolitico (per via orale) e di un medicinale omeopatico nei bambini durante i trattamenti dal dentista.
Uno studio preliminare
Lo studio è stato condotto presso il Dipartimento di Pedodonzia e Odontoiatria Preventiva di un istituto odontoiatrico privato in India e ha suddiviso in due gruppi, A e B, un campione di bambini di età compresa tra 4 e 14 anni. Il gruppo A è stato destinato a ricevere 20 minuti prima del trattamento il farmaco ansiolitico, mentre al gruppo B è stato un medicinale omeopatico 60 minuti prima della seduta con il dentista.
L’obiettivo primario era valutare e confrontare l’efficacia dei due medicinali nel ridurre l’ansia prima e in corso della seduta dal dentista.
Una base di partenza promettente
Nonostante lo studio abbia preso in considerazione una casistica di pazienti di dimensioni ridotte e non sia stato condotto in doppio cieco, le conclusioni costituiscono una base di partenza interessante per sviluppare ulteriori step di indagine.
Infatti – come riportano gli autori della ricerca – i risultati hanno evidenziato l’efficacia di entrambe le soluzioni terapeutiche, osservando una diminuzione delle concentrazioni del cortisolo salivare e dell’amilasi[3] a seguito della somministrazione del farmaco ansiolitico (8,51 ± 6,7) (41,48 ± 23,8) e del medicinale omeopatico (7,53 ± 5,2) (37,08 ± 22,8), così come anche una diminuzione della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna sistolica e diastolica.
Il medicinale omeopatico si è rivelato leggermente più efficace del farmaco ansiolitico nel ridurre l’ansia nei bambini durante il trattamento dentale.
I risultati indicano quindi che l’omeopatia può essere considerata una soluzione terapeutica da valutare, soprattutto nei bambini con difficoltà comportamentali, rispetto al farmaco ansiolitico nel ridurre l’ansia durante il trattamento odontoiatrico.
[1] Seligman, Hovey, Chacon & Ollendick, 2017.
[2] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36475214/
[3]https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9719037/#:~:text=In%20children%20with%20behavioral%20difficulties,lowering%20anxiety%20during%20dental%20treatment