Non esiste un’unica indicazione per il trattamento del mollusco contagioso. Sebbene si tratti di una condizione che si risolve spontaneamente, può essere necessario attendere tra i 6 e i 18 mesi per vedere miglioramenti. L’omeopatia, come cura naturale, non dolorosa e senza effetti collaterali, può essere la soluzione adatta per trattare questa patologia, soprattutto per i bambini molto piccoli.
Cos’è il Mollusco Contagioso?
Il mollusco contagioso è un’infezione cutanea benigna dovuta ad un virus chiamato poxvirus che forma sulla pelle delle piccole papule lisce e translucide. Ha un periodo di incubazione che va dalle due settimane ai 6 mesi ed è molto contagiosa. Si sviluppa principalmente sui bambini da 1 a 10 anni, ma può colpire anche gli adulti. Tra il 5 e il 10% dei bambini sono interessati dal Mollusco Contagioso. I bambini, infatti, non hanno ancora un sistema immunitario completamente sviluppato. L’aspetto, la quantità e la persistenza di queste papule sul corpo può infastidire considerabilmente il quotidiano dei piccoli.
Da cosa è favorita la propagazione del mollusco contagioso?
Un ambiente caldo e umido può accelerare la propagazione del mollusco contagioso. Le piscine coperte sono, per esempio, un luogo comune per il contagio, ma non sono da escludere come luoghi a rischio gli asili nido e le scuole materne. La trasmissione dell’infezione può avvenire per contatto diretto o, più raramente, indiretto tramite la contaminazione di oggetti (vestiti, giochi, asciugamani, ecc…). I bambini che soffrono di dermatite atopica sono particolarmente a rischio avendo una barriera cutanea alterata.
Quali sono i sintomi?
Le lesioni consistono in piccole papule rotondi, lisce e translucide con un diametro compreso tra 1 e 5 mm. Possono presentarsi da sole o raggruppate. Generalmente non provocano né prurito né dolore, ma possono infiammarsi e causare prurito. In questo caso diventano rosse e, se grattate, possono sanguinare.
Il mollusco contagioso può comparire su qualsiasi superficie cutanea ad eccezione di palmi delle mani e piante dei piedi. Nei bambini, le papule spesso compaiono nelle pieghe (ascelle, inguine, incavo del ginocchio, collo), sulla superficie anteriore delle cosce o sul viso, tronco, braccia e su altre parti delle gambe.
Cosa fare se mio figlio presenta delle pustole dovute al mollusco contagioso?
Il mollusco contagioso sparisce spontaneamente e senza conseguenze in un periodo che va in media dai 6 ai 18 mesi. In alcuni casi, però, può persistere per diversi anni e può avere un impatto anche considerevole sulla qualità di vita del bambino. Le ragioni principali per effettuare un trattamento sono di natura estetica o per prevenire la trasmissione, che spesso avviene soprattutto tra fratelli e sorelle.
Non esiste un unico trattamento per il mollusco contagioso. In alcuni casi i dermatologi consigliano la rimozione per mezzo di metodi meccanici, quali laserterapia, crioterapia o raschiamento. Si tratta però di trattamenti aggressivi, a volte dolorosi e che possono esporre al rischio di cicatrici. L’alternativa è l’utilizzo di pomate da applicare direttamente sulle pustole, sconsigliate però per i bambini sotto ai 2 anni. In caso di bisogno, possono essere prescritte creme cortisoniche per calmare il prurito, specialmente nei bambini con dermatite atopica.
Trattamento e omeopatia
L’omeopatia può avere un ruolo di terapia preventiva nei pazienti soggetti all’infezione recidivante. Inoltre, il trattamento omeopatico è particolarmente adatto per la cura del mollusco contagioso. L’omeopatia permette di calmare i pruriti, di accorciare l’evoluzione dell’infezione e di prevenire il rischio di recidiva.
La scelta del medicinale viene fatta in funzione dell’aspetto delle papule (traslucide o rossastre), della presenza o meno di prurito e del rischio di recidiva. Il trattamento omeopatico dovrà essere assunto per un periodo tra i 3-4 mesi, al termine del quale sarà il professionista della salute a valutare la situazione e a consigliare come procedere.
Buone pratiche in caso di mollusco contagioso
- Lavare regolarmente le mani e tenere le unghie corte.
- Nel caso di bagni in piscina, risciacquare e asciugare bene la zona infetta dopo ogni bagno.
- Non condividere salviette e asciugamani.