Ilaria Menghi

Allergie stagionali e omeopatia: quanto incidono i cambiamenti climatici? Può l’inquinamento aggravare le allergie stagionali? Questa tematica è sempre più evidente agli occhi degli specialisti in allergologia, che hanno vari strumenti per affrontare i sintomi manifestati dai pazienti. Tra questi, rientra certamente l’omeopatia.

La sensazione che molti tra noi hanno è che il cambiamento climatico stia influendo non solo sulle nostre più radicate abitudini di vita, ma abbia anche effetti sul nostro benessere e sulla nostra salute. Una recente ricerca conferma questa situazione: secondo un’indagine di Human Highway, il 78,5% degli italiani dichiara di essersi interrogato sulla relazione tra salute e cambiamento climatico e sugli effetti che gli agenti atmosferici possono avere sul benessere delle persone.

 Cambiamenti climatici e aumento delle allergie stagionali

Osservando il fenomeno da un punto di vista clinico, queste “impressioni” hanno un riscontro con la realtà: l’aumento delle temperature e le modifiche nei modelli di precipitazione e inquinamento sono alla base di patologie dell’apparato respiratorio come asma e bronchiti.

Le principali cause dell’incremento delle allergie includono:

1) i cambiamenti climatici: l’aumento delle temperature e le precipitazioni favoriscono la crescita di piante allergeniche, di produzione di allergene (polline) e ne prolungano le stagioni di fioritura;

2) l’inquinamento atmosferico aggrava la reattività del sistema immunitario, rendendo le persone più suscettibili agli allergeni, oltre ad aumentare l’allergenicità del polline;

3) la crescita delle aree urbane porta a un aumento delle piante allergeniche e a un ambiente più favorevole per la diffusione degli allergeni stessi;

4) il cambiamento degli stili di vita ha modificato l’alimentazione e ridotto l’esposizione, durante l’infanzia, ai patogeni che il sistema immunitario favorendo l’espressione di un fenotipo dello stesso orientato in senso “allergico”;

5) la diffusione di nuove specie vegetali, spesso dovuta a pratiche di giardinaggio e paesaggistica, ha introdotto nuovi allergeni nel nostro ambiente.

Sintomi comuni delle allergie stagionali

L’insieme di questi fattori comporta che sia sempre più comune soffrire di sintomi di natura allergica come rinite, congiuntivite, ma anche sensazione di confusione e stanchezza per periodi più prolungati e anche fuori stagione rispetto agli anni precedenti. Le allergie stagionali si manifestano in coincidenza con la fioritura di piante allergeniche come betulla, quercia, olmo, pino e di piante erbacee quali graminacee e ambrosia. Prolungandosi questi fenomeni, si prolunga anche la stagionalità delle allergie.

Allergie stagionali: come funziona il sistema immunitario e perché si sviluppano i sintomi

Qual è il meccanismo alla base delle allergie? L’allergia è una reazione del sistema immunitario che, nelle persone allergiche, identifica erroneamente il polline come una minaccia e produce anticorpi (IgE) per combatterlo. Tale meccanismo induce il rilascio di sostanze chimiche tra cui l’istamina che provoca infiammazione e sintomi allergici. Le patologie si manifestano generalmente, pur potendo variare da persona a persona, con congestione nasale, cioè sensazione di naso chiuso o ostruito a causa dell’infiammazione delle mucose; rinite allergica, cioè naso che cola e starnuti frequenti spesso accompagnati a prurito nasale; congiuntive, cioè sensazione di fastidio oculare caratterizzato da irritazione con prurito, arrossamento e lacrimazione; tosse (secca o produttiva) dovuta all’irritazione delle vie respiratorie; mal di gola causato dalla tosse persistente oppure dall’irritazione nasale; mal di testa derivante dalla congestione nasale o dalla infiammazione dei seni paranasali  (sinusite); affaticamento, cioè sensazione di stanchezza generale dovuta alla risposta allergica e ai disturbi del sonno causati dai sintomi allergici; difficoltà respiratorie come respiro affannoso, mancanza di respiro fino all’asma conclamata.

Allergie stagionali e omeopatia: un approccio naturale

Il trattamento delle allergie stagionali prevede certamente l’utilizzo di terapie convenzionali, basate sul ricorso agli antistaminici. In aggiunta, l’omeopatia è particolarmente indicata grazie anche al fatto di essere generalmente priva di effetti collaterali e utilizzabile sia in fase acuta sia in fase preventiva. L’approccio dell’omeopatia nei confronti delle allergie stagionali, infatti, è innanzitutto quello di giocare d’anticipo iniziando ad assumere farmaci con posologia differente prima del periodo di pollinazione, in modo da ridurre gradualmente la reattività dell’organismo nei confronti dell’allergene nella fase di pollinazione acuta. Il fatto poi che l’approccio omeopatico sia in linea di massima scevro da rischi consente una maggiore maneggevolezza e utilizzabilità per tutti i membri della famiglia. Durante la fase acuta, il trattamento omeopatico non verrà interrotto ma anzi protratto modificando lo schema posologico, adeguandolo all’intensità dei sintomi. Sono tantissimi i medicinali omeopatici che possono essere prescritti ai pazienti in base alla sintomatologia manifestata; tra i più comuni abbiamo medicinali a base di Histaminum, Euphrasia, Allium cepa o Ribes nigrum.

È opportuno che il metodo omeopatico sia sempre personalizzato sul singolo paziente: quest’ultimo aspetto non costituisce un limite ma anzi una meravigliosa opportunità che espande il panorama terapeutico anziché restringerlo.

Prevenzione e consigli pratici per ridurre i sintomi allergici

In generale, suggerisco di adottare un’alimentazione che preveda cibi ricchi di antiossidanti come frutta e verdura che possono rafforzare il sistema immunitario e aiutare a combattere le allergie. Possono essere utili anche integratori di omega tre, presenti anche in pesci grassi e semi oleosi, che aiutano a ridurre l’infiammazione e migliorare la salute generale. Anche lo zenzero e la curcuma hanno proprietà antinfiammatorie. Da un punto di vista più specifico, vanno praticati i lavaggi nasali con soluzione isotonica, ipertonica o termale per sciacquare le cavità nasali che aiutano a rimuovere i pollini e le sostanze irritanti dalle cavità nasali e aiutano a fluidificare le secrezioni e lenire le mucose infiammate.

Indossare occhiali, eventualmente anche filtri nasali monouso, può ridurre l’esposizione agli allergeni. Anche un regolare esercizio fisico costituisce una pratica altamente consigliata perché aiuta a migliorare la salute respiratoria e riduce lo stress che può aggravare i sintomi allergici.

Infine, la gestione quotidiana degli ambienti nei quali si trascorre molto tempo è una pratica molto importante: in tal senso è opportuno utilizzare umidificatori che mantengano il livello adeguato di umidità dell’aria per ridurre l’irritazione delle vie respiratorie e, soprattutto, arieggiare gli ambienti la mattina evitando le ore più calde che sono quelle a maggiore concentrazione pollinica.