La fibromialgia è una sindrome che colpisce l’8% della popolazione mondiale e che può rivelarsi invalidante e incidere sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette. Negli ultimi tempi l’attenzione dei media per questa malattia è aumentata, grazie alle testimonianze di alcune celebrità, che hanno raccontato come sia cambiata la loro vita dopo la diagnosi e come stiano provando a gestire i sintomi causati dalla fibromialgia.

Abbiamo chiesto alla dottoressa Barbara Bianchini, ginecologa esperta in omeopatia e agopuntura, di parlarci di questa patologia e di come le medicine complementari, tra cui l’omeopatia, rappresentino un valido aiuto nel trattamento dei sintomi e nella gestione del dolore.

Cos’è la fibromialgia e come si manifesta?

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata dalla presenza di dolore muscoloscheletrico diffuso e cronico, accompagnato da altri sintomi come stanchezza, disturbi del sonno, disturbi dell’umore in senso ansioso-depressivo e talvolta disturbi intestinali. Questa patologia è stata descritta per la prima volta a metà del secolo scorso, quando fu introdotto il concetto di “sindrome dolorosa” in assenza di una condizione organica specifica. Solo successivamente, negli anni ’70, venne coniato il termine fibromialgia, con l’identificazione di “punti dolorosi” distribuiti su tutto il corpo. La fibromialgia si può associare di frequente ad altre patologie, soprattutto reumatologiche, autoimmuni in particolare, e neuropsichiatriche. Inoltre, i pazienti che soffrono di questa sindrome hanno una maggior tendenza all’obesità e a disturbi metabolici (intolleranza glucidica, diabete) e hanno una maggior incidenza di rischio cardiovascolare.

Come si riconosce la fibromialgia?

La diagnosi della fibromialgia rimane ad oggi fondamentalmente clinica ed è dettata dalla presenza di dolore, cronico e persistente da almeno tre mesi, diffuso in tutti i quadranti del corpo e di dolore provocato dalla digitopressione di 11 su 18 punti bilaterali, chiamati “tender points”.

Le cause dell’insorgenza di questa patologia rimangono ad oggi sconosciute, ma possiamo sicuramente affermare che è legata a fattori infiammatori, immunitari, genetici, endocrini e psicosociali. In molti casi, l’evento scatenante è un trauma fisico o emotivo, probabilmente correlato a tendenze della personalità, a iporeattività allo stress e ipersensibilità al dolore. 

Chi sono le persone maggiormente colpito dalla fibromialgia?

L’età media di comparsa della fibromialgia è tra i 30 e i 35 anni e si stima che colpisca dal 2% all’8% della popolazione mondiale. Ad essere maggiormente colpite sono le donne e questo può dipendere da diversi fattori: gli effetti del ciclo mestruale sul sistema nervoso centrale e ormonale, il fatto che siamo soggette a più alti livelli di ansia e di depressione, una risposta al dolore differente rispetto a quello degli uomini.

Nella sua esperienza le medicine complementari (CAM) possono avere un ruolo nel trattamento di questa patologia?

Molti pazienti affetti da fibromialgia utilizzano le medicine complementari, da sole o integrate a terapie farmacologiche tradizionali.

Da medico agopuntore e insegnante di tai chi, ho trattato diverse donne affette da fibromialgia e sintomi correlati, in particolare insonnia e disturbi dell’umore, con queste terapie ottenendo ottimi risultati. Per quanto riguarda l’agopuntura, uno studio[1] italiano, condotto presso l’Università Politecnica delle Marche, ha valutato e rilevato i miglioramenti del dolore indotto dall’agopuntura in singole aree del corpo in pazienti con fibromialgia.

Per la medicina cinese il corpo umano è attraversato da canali, chiamati meridiani, in cui scorre l’energia vitale, il “qi”. Quando si genera un blocco al suo scorrere, allora si manifesta il dolore. Così la fibromialgia è una “sindrome bi”, una sindrome dolorosa, perché in quel meridiano non scorre il qi. Ripristinando lo scorrimento del qi, si tratta il dolore. I punti in cui applicare gli aghi vengono scelti in base alle zone da trattare e ai sintomi correlati, quando presenti.

Oltre all’agopuntura, l’omeopatia rappresenta un’opportunità terapeutica utile per un medico in questi casi? Come può aiutare chi soffre di questa patologia?

L’omeopatia fa parte delle medicine complementari a cui tanti pazienti ricorrono per trattare la fibromialgia, utilizzata soprattutto per colmare i vuoti farmacologici. La terapia farmacologica, nella maggior parte dei casi, non dà i risultati attesi quando usata da sola e antidepressivi e oppioidi, che sono ad oggi i farmaci più utilizzati, possono causano gravi effetti collaterali e non possono essere somministrati per periodi prolungati, soprattutto nel trattamento di pazienti più giovani.

Diversi studi recenti hanno esaminato l’uso dell’omeopatia per il trattamento delle sindromi dolorose e la fibromialgia rappresenta la condizione di dolore cronico più studiata nella moderna letteratura di ricerca omeopatica. Una recente metanalisi[2] ha esaminato studi clinici controllati sull’omeopatia per il trattamento della fibromialgia e ha riscontrato miglioramenti significativi nella conta dei punti dolenti, nell’intensità del dolore e nell’affaticamento, rispetto al placebo.

Nella mia esperienza di ginecologa esperta in omeopatia, ho trattato diverse donne affette da fibromialgia con medicinali omeopatici, in abbinamento all’agopuntura. L’omeopatia permette di ridurre il dolore, di migliorare la risposta ai farmaci o ridurne l’utilizzo, di trattare i sintomi concomitanti sia a livello fisico che psico-comportamentale, stabilizzando il paziente e migliorandone la qualità di vita. La fibromialgia, infatti, non è solo presenza di dolore, ma è l’espressione di uno squilibrio generale della persona.

Il rapporto medico-paziente[3], inoltre, riveste un ruolo rilevante nella cura di questa patologia: come in molti altri casi, infatti, l’efficacia della terapia proposta è direttamente proporzionale all’empatia che si viene a creare. Infine, penso che l’omeopatia rappresenti per il medico un’opportunità terapeutica, poiché gli permette di curare il paziente nella sua globalità, andando ad aumentare questa empatia.

 

 

[1] M. Di Carlo, G. Beci, F. Salaffi, Pain Changes Induced by Acupuncture in Single Body Areas in Fibromyalgia Syndrome: Results from an Open-Label Pragmatic Study, in Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, 2021

[2] M. L. Dossett, G. Y. Yeh, Homeopathy Use in the United States and Implications for Public Health: A Review, in Homeopathy, 2018.

[3] P. Sarzi-Puttini et al., Diagnostic and therapeutic care pathway for fibromyalgia, in Clinical and Experimental Rheumatology, 2021