“Da oltre 50 anni, la scuola internazionale di omeopatia CEDH è fortemente impegnata nella formazione di professionisti della salute in tutto il mondo. In occasione del congresso di Roma abbiamo coinvolto circa 30 relatori internazionali per un confronto su come la crisi sanitaria abbia determinato un peggioramento delle condizioni di salute generali di bambini e adolescenti, tra i quali disturbi comportamentali, depressione, disturbi genitourinari, esplorando allo stesso tempo il ruolo che il medicinale omeopatico può svolgere nella pratica medica di ognuno“, dichiara Martine Tassone, direttore medico e didattico CEDH.
Sono stati numerosi i temi trattati durante l’evento: si va dai nuovi codici per la cura dei bambini e adolescenti del XXI secolo ai disturbi ginecologici, passando per l’oncologia pediatrica, le fobie scolari, la sindrome dermo-respiratoria e molti altri ancora.
Le applicazioni dell’omeopatia
L’omeopatia ha un ruolo a tutto tondo nella medicina moderna e la sua possibilità primaria è sicuramente quella della prevenzione, per evitare la ricorrenza di patologie in età pediatrica. “In modo particolare con l’omeopatia in prevenzione il bambino si ammala meno spesso e per periodi più ridotti. Per esempio, possiamo evitare terapie antibiotiche, tutto ciò a beneficio di tutti, dei genitori e dei bambini“, spiega Yves Lévêque, presidente del Comitato scientifico CEDH.
Durante queste due giornate, ampio spazio è stato dedicato all’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto su miliardi di persone, contagiate o meno, anche a livello psicologico e comportamentale. Bambini e adolescenti, seppur meno esposti alle conseguenze più gravi della malattia, sono stati coloro che hanno maggiormente sofferto le restrizioni imposte per limitare i contagi e l’impatto sul loro equilibrio psicologico non è da sottovalutare. I casi di depressione sono più che raddoppiati nel mondo, passando da quasi il 13% ad oltre il 25, e si è duplicato anche il numero di persone che ha richiesto una prima visita per il trattamento di disturbi del comportamento alimentare. L’omeopatia può portare un importante contributo nel trattamento del disagio psicologico dell’adolescenza, così come nel trattamento dei comportamenti a rischio dipendenze, che possono verificarsi tra i giovani, quali reazioni impulsive o ossessive, perfezionismo, iperattività, ipersessualità e tanti altri disturbi e disagi che spesso emergono in giovane età.
La medicina integrata
Altro tema rilevante, trattato durante il Congresso CEDH, riguarda la medicina integrata e il suo ruolo e valore all’interno della Medicina Moderna. “Dovrebbe entrare nella nostra pratica clinica anche la possibilità di utilizzare oltre alla medicina tradizionale, chiamata allopatica, un’altra possibilità terapeutica. Credo che la medicina integrata sia la cosa migliore per riuscire a vedere a 360 gradi le problematiche del paziente e non solo della patologia per cui in quel momento il paziente chiede di essere aiutato. La medicina integrata è importante, l’omeopatia ne fa parte“, afferma la dottoressa Maria Elena Lorenzetti, pediatra e insegnante CEDH che abbiamo intervistato proprio riguardo la scuola di omeopatia.
L’importanza delle evidenze scientifiche in omeopatia
Accanto ai simposi e alle relazioni plenarie su tematiche di salute di stretta attualità, una forte rilevanza è stata data alla ricerca in omeopatia. “L’omeopatia è controversa e può generare un acceso dibattito. Chi l’attacca spesso sostiene che non esistono studi scientifici per dimostrarne il meccanismo d’azione e che, tutt’al più, le si può attribuire un effetto placebo. Eppure, esistono dati significativi a sostegno di prove scientifiche“, spiega Rachel Roberts Rachel Roberts, chief executive dell’Homeopathy Research Institute (HRI) di Londra. “La ricerca in omeopatia è un campo relativamente nuovo, che si avvale di metodi scientifici rigorosi e che al momento si trova a un buon livello; in alcuni ambiti, tra cui l’insonnia o la sindrome premestruale, l’efficacia è stata ampiamente provata da studi di alta qualità. Sicuramente abbiamo bisogno di continuare il lavoro di ricerca per mostrare le possibilità di applicazione anche in altri ambiti“.
Centre d’Enseignement et de Développement de l’Homéopathie (CEDH)
Fondato nel 1972, il CEDH si pone l’obiettivo di trasmettere ai professionisti della salute le conoscenze e gli strumenti necessari per la pratica quotidiana dell’omeopatia. Oggi presente in 28 paesi (tra cui l’Italia, dal 2014), il CEDH rappresenta il maggiore centro di formazione in omeopatia del mondo. Da 50 anni, i 162 medici docenti del CEDH hanno formato circa 45.000 professionisti della salute.
L’ambizione del CEDH è consentire a tutti i professionisti della salute di integrare l’omeopatia nella loro pratica quotidiana. Nel mondo, più di 200.000 professionisti della salute e 300 milioni di persone ricorrono all’omeopatia (di cui 9 milioni in Italia).