Da mesi, stiamo vivendo una situazione eccezionale e costantemente in evoluzione in cui il tema dalla salute è diventato, ancor più che in passato, una priorità, sia a livello individuale che collettivo. In attesa di un vaccino anti-Covid, i mesi autunnali portano con sé dubbi e incertezze; mai come quest’anno, sarà importante cercare di ammalarsi il meno possibile.

In questo contesto, assistiamo anche a forti dibattiti sulla vaccinazione antinfluenzale, fortemente consigliata a diverse fasce della popolazione anche per agevolare la diagnosi di Covid-19 e, di conseguenza, una migliore gestione dei casi sospetti.

Con la consapevolezza di quanto sia cruciale la salute e fortemente convinta che l’omeopatia possa rappresentare un valido strumento di protezione, efficace per rafforzare le difese immunitarie, tengo a precisare che nessun medicinale omeopatico può essere considerato un’alternativa alla profilassi vaccinale.

Parliamo di strumenti terapeutici diversi: il medicinale omeopatico, infatti, può essere uno strumento di prevenzione molto valido per tutti, compresi i soggetti fragili, in particolar modo per le sindromi simil-influenzali che puntualmente si presentano a partire dall’autunno.
Ma non sostituisce in alcun modo la vaccinazione, che riveste un ruolo fondamentale in materia di salute pubblica.

 

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